La posta in gioco è molto alta per cui i produttori di componenti automobilistici fanno a gara quando si tratta di creare produrre manufatti di alta qualità, in particolare quelli legata alla saldatura.
Un errore non risolto durante il processo di fabbricazione potrebbe, infatti, creare problemi non solo all’azienda produttrice dal punto di vista del prestigio, ma minare anche la sicurezza dei materiali (e dei consumatori), specie se si tratta di montare i pezzi saldati su auto, camion o altri mezzi di locomozione.
I robot collaborativi diventano in questo caso indispensabili per la loro precisione di esecuzione, per la capacità di ispezionare gruppi di sicurezza e scartarli nel caso risultino non idonei.
La sicurezza innanzitutto
Quando un’azienda produce ad esempio degli accessori per automobili come i sedili, le saldature devono essere adeguate; infatti, per questo motivo fanno parte delle categorie cosiddette “critiche”.
Questa classificazione determina quindi un particolare protocollo prima della produzione. Anche se i requisiti variano, tendono comunque ad essere coerenti con le pratiche del settore e vengono implementati con differenze minori a seconda della parte, dell’impianto e delle apparecchiature industriali utilizzate.
In riferimento a ciò, per adempiere a un protocollo è necessario rispettare dei parametri ben precisi e che solo un braccio robotico ben progettato e certificato può fare.
Il lavoro di saldatura di un braccio robotico
La funzione di un braccio robotico non è solo quella di saldare alluminio su alluminio oppure usare alcune specifiche leghe catalizzatrici; in base a dei parametri preimpostati dall’azienda produttrice del robot stesso, un cobot deve verificare se ci sono i margini per l’accettabilità del materiale della sostanza legante.
Tale operazione può essere eseguita tagliando e incidendo le sezioni di saldatura per verificare la penetrazione della lega saldante che deve rientrare tra il 15 e il 20%. Un’altra importante verifica che un braccio robotico può fare è quella del processo di rilascio. In questo caso deve essere in grado di decidere se rilasciare il materiale saldante o approvare la produzione una volta verificato quanto sopra.
Tante altre sono tuttavia le funzionalità che un robot collaborativo può avere nei processi di saldatura tra metalli, in primis:
- gestione delle modifiche: le modifiche delle variabili essenziali oltre determinati limiti richiedono, infatti, la convalida tramite un test di taglio e d’incisione
- garanzia della qualità: in questo caso il robot deve valutare se ci sono i margini di sicurezza per saldare i pezzi o scartarli
Le saldature robotizzate nel settore automobilistico
La saldatura robotizzata ha contribuito a migliorare immensamente la qualità delle parti di cui si compongono le automobili moderne grazie all’estrema precisione dei cobot, ottenuta mediante la programmazione parametri programmati.
Le industrie automobilistiche, infatti, sono sempre più entusiaste di questi software implementati nei bracci robotici poiché rispettano senza margini di errore quelli che sono le procedure e i protocolli che certificano una saldatura di qualità.
In merito a ciò vale la pena citare l’azienda Attl a spol S.R.O. che si trova nella Repubblica Ceca e produce pezzi saldati per l’assemblaggio di valvole EGR nei motori a scoppio. Per chi non conoscesse il loro scopo, in breve servono a contenere le emissioni di gas inquinanti. La saldatura in questo caso deve essere perfetta per evitare perdite una volta che la valvola viene montata sul motore dell’auto.
La suddetta azienda ha dunque optato per l’acquisto di un braccio robotico modello UR 5 fornito da un’azienda di Liberec sempre nella Repubblica Ceca e per conto del brand produttore Universal Robots. Visti i grandi risultati ottenuti nel giro di poco più di un anno, l’Attl a spol S.R.O. ha introdotto altri cobot nella sua catena di montaggio.
A dispetto di chi diceva che i robot collaborativi con il loro avvento nelle industrie avrebbero tolto la possibilità di lavorare agli esseri umani, i fatti parlano chiaro: la suddetta azienda ha aperto di recente una nuova succursale sempre nel paese boemo, proprio grazie all’incremento di guadagni ottenuto dalla scelta di ottimizzare la produzione ricorrendo all’automazione.