Melli ritorna, “finalmente gioco con Hines ed è stato convinto da Messina”.

Dopo 6 anni l’ala azzurra torna all’Olimpia. “Se un club rinuncia ad un importante giocatore per farti spazio è un segnale. Non so se sarà capitano ma sarebbe un onore”. Tutto diverso dopo sei anni, Nicolò Melli se ne andò che era un ragazzo e torna da stella a Milano.

Questo è stato un gran colpo per l’Olimpia che vuole risalire l’Europa per arrivare alla Final Four e portare a casa uno scudetto che dal 2018 è assente. Melli nel 2014 e nell’era Armani vinse il primo “ricordo ancora l’invasione di campo non si capiva più nulla.

Io mentre cercavo di arrivare dai miei genitori in tribuna ho dato una spallata a chi mi tratteneva. Quando sono arrivato da mia madre mi sono accorto che mancava papà perché era a lui che l’avevo tirata”.

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Perché Melli ha scelto Milano e che Olimpia trova

E’ stata una scelta di campo, è stato prima della free-agency Nba. Sono rimasto colpito da quello che mi ha detto Ettore Messina e che mi ha proposto. La prima motivazione per questo club è l’ambizione di confermarsi in Eurolega dopo essere arrivata ad un passo dalla finale.

Non è scontato arrivare ogni anno alle Final Four ma questa è la sfida che ci aspetta. Per quanto riguarda la mia persona sono rimasto molto colpito non solo dalle parole ma anche dai fatti perché per me hanno chiuso il contratto con LeDay uno dei giocatori migliori della stagione passata. Ecco perché ho scelto Milano.

Trovo un Olimpia diversa, le cose cambiate sono molte a partire dalla palestra per gli allenamenti. Ritrovo un club super organizzato e strutturato. Io non mi adagio e non lo considero un punto di arrivo perché sono ambizioso. Se sono qui è per crescere, vincere e migliorare”.

Capitano della Nazionale ora fascia dell’Olimpia?

Ho già detto che la fascia di capitano della Nazionale l’ho tenuta a caldo per Datome. Qui a Milano questo discorso non è stato affrontato e non spetta decidere a me. Onore incredibile essere il capitano di un club così prestigioso ma nelle scelte ci deve essere condivisione. Non mi manca l’anzianità perché sono quello che ha più presenze ma solo con Gigi ho giocato in squadra”.

Idee sui compagni

Ammiro da sempre Kyle Hines e finalmente ci posso giocare. La prima volta che ci siamo affrontati lui era già fantastico e risale alla serie A-2 lui era a Veroli e io a Reggio Emilia. Ho curiosità per Mitoglou, ho sempre fatto molta fatica contro di lui. Ora come coppia siamo dei giocatori intercambiabili”.

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