La perdita di una persona cara porta con sé non solo dolore, ma anche una serie di incombenze burocratiche e amministrative. Oltre all’organizzazione del funerale, della sepoltura o della cremazione, bisogna avvisare enti come INPS e la banca (una delle domande più frequenti fatte a Onoranze funebri a Rieti). Tra le questioni da affrontare c’è anche l’eredità digitale, un tema sempre più rilevante, regolato dal Garante della Privacy, dall’Agenda Digitale e persino da aziende di sicurezza informatica come Avira, che evidenziano i rischi legati ad account dimenticati.
L’eredità digitale riguarda la gestione dei dati personali e degli account online dopo il decesso. Alcuni desiderano essere ricordati, altri preferiscono l’oblio, evitando che i propri cari vengano contattati per errore. Dai social network ai siti web aziendali, è fondamentale pianificare in anticipo cosa accadrà alla propria identità digitale.
Il passo avanti fatto dalle piattaforme social: la gestione degli account post mortem
Le piattaforme social hanno fatto passi avanti nella gestione degli account di utenti deceduti, spinte da gravi fatti di cronaca legati al bullismo digitale o ad altri episodi di violenza online. Inoltre, le pressioni di familiari, associazioni e governi hanno portato all’implementazione di procedure specifiche per gli account post mortem.
Oggi molte piattaforme offrono opzioni come la commemorazione del profilo, la rimozione su richiesta o la designazione di un contatto erede. Questi strumenti permettono di gestire l’eredità digitale rispettando la volontà dell’utente e le esigenze dei familiari. Vediamo alcuni esempi concreti.
- Facebook, consente di trasformare il profilo in un account commemorativo o di richiederne la rimozione.
- Instagram, offre la possibilità di segnalare un account appartenente a una persona deceduta. LinkedIn, permette di chiudere o commemorare il profilo di un membro scomparso.
- Google, fornisce indicazioni su come gestire l’account di un utente deceduto, inclusa la chiusura dell’account o l’ottenimento dei dati.
Il Ruolo del Garante della Privacy
Secondo il Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR), la protezione dei dati personali si applica alle persone fisiche viventi, lasciando agli Stati membri la facoltà di determinare come trattare i dati delle persone decedute. In Italia, il Codice della Privacy prevede che i diritti relativi ai dati personali di una persona deceduta possano essere esercitati da chi ha un interesse proprio, agisce a tutela dell’interessato o per ragioni familiari meritevoli di protezione. Tuttavia, se la persona, quando era in vita, ha espressamente vietato tale esercizio, i diritti non possono essere esercitati.
L’eredità digitale è un argomento che non piace a nessuno, ma conoscerlo e agire è importante
Pianificare in anticipo la gestione dei propri account digitali è fondamentale per evitare situazioni spiacevoli e contenziosi legali. Alcune piattaforme consentono di designare un “contatto erede”, una persona di fiducia che potrà gestire l’account in caso di decesso.
Ad esempio, Facebook permette di nominare un contatto erede per trasformare il profilo in un account commemorativo, mentre altre piattaforme offrono procedure per la rimozione dell’account. Un ulteriore passo importante è includere nel testamento disposizioni chiare sulla gestione dei beni digitali, garantendo che le proprie volontà siano rispettate. Agire per tempo evita problemi ai propri cari e assicura una gestione consapevole della propria identità digitale.
Sicurezza e rischi degli account inattivi
Un aspetto spesso trascurato riguarda la sicurezza degli account online dopo il decesso. Secondo Avira, azienda specializzata in sicurezza informatica, gli account inattivi possono diventare bersagli per hacker e malintenzionati. Questi account possono essere utilizzati per attività fraudolente, spam o diffusione di malware. Pertanto, è fondamentale assicurarsi che gli account dei propri cari defunti siano gestiti adeguatamente per prevenire potenziali abusi.
Servizi di Eredità Digitale
Negli ultimi anni sono nati servizi dedicati alla gestione dell’eredità digitale. Ad esempio, piattaforme come Zephorum offrono la possibilità di recuperare i dati degli utenti deceduti e consentono agli eredi di gestirli attraverso spazi commemorativi online. Questi servizi mirano a unificare l’esistenza digitale di una persona, permettendo agli eredi di preservare ricordi e dati in modo rispettoso e sicuro.
Le nostre conclusioni
La gestione dell’eredità digitale è un tema di crescente importanza nell’era moderna. Prendere decisioni consapevoli riguardo ai propri account online e comunicare chiaramente le proprie volontà può facilitare il compito dei propri cari e garantire che la propria presenza digitale sia gestita in modo appropriato dopo la propria scomparsa. Considerare l’inclusione di disposizioni specifiche nel testamento e utilizzare gli strumenti offerti dalle piattaforme può fare la differenza nella protezione dei propri dati e nel rispetto della propria memoria digitale.